L’Area interna Etna-Nebrodi-Alcantara al fianco di Cesarò per l’ingresso nel Distretto Sanitario di Bronte

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Il Comune di Cesarò chiede di essere incluso nel Distretto Sanitario di Bronte, a soli 17 km di distanza, per garantire servizi sanitari più accessibili. L’Area Interna Etna-Nebrodi-Alcantara sostiene la richiesta.

Data:

17 Luglio 2025

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Il Comune di Cesarò, attualmente incluso nel distretto sanitario di Taormina nonostante la distanza di quasi due ore, rilancia con forza la richiesta di essere inserito nel Distretto Sanitario di Bronte, distante appena 17 km.
La richiesta, avanzata dalla sindaca Katia Ceraldi durante un vertice fra i sindaci del territorio, nasce dalla necessità concreta di garantire ai cittadini servizi essenziali oggi inaccessibili o insufficienti: mancanza di presidi sanitari, assenza del pediatra, e difficoltà a reperire il medico di base.

Il sindaco di Bronte, Pino Firrarrello, presidente dell’Unione dei Comuni dell’Area Interna Etna-Nebrodi-Alcantara, ha espresso pieno sostegno alla causa, dichiarando l’intenzione di farsi portavoce delle istanze di Cesarò e San Teodoro.

Una battaglia che unisce i Comuni montani del versante nord dell’Etna contro i disagi di un’organizzazione sanitaria che, oggi, penalizza intere comunità. L’appello alla Regione Siciliana è chiaro: rivedere la suddivisione dei distretti per garantire equità e accesso alla salute per tutti i cittadini del territorio.

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Ultimo aggiornamento: 17/07/2025, 12:23

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