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15/09/2017

IL PISTACCHIO VERDE DI BRONTE DOP

BRONTE – (15 settembre 2017) – Gelati, creme e dolci di ogni tipo. Ma anche primi piatti, arancini, salsiccia, panettoni natalizi e colombe pasquali, splendide torte, ed anche il famoso “pesto”.
Tutti rigorosamente a base del miglior pistacchio del mondo, ovvero quello tipicamente verde che ha ottenuto il marchio dop e che si produce a Bronte dove si produce rigoglioso traendo vantaggio dal clima e dalle risorse che gli conferisce la nera lava dell’Etna.
Non a caso ormai in tutto il mondo è risaputo che il miglior pistacchio  del mondo si produce a Bronte,  patria naturale del prezioso frutto verde di origine mediorientale introdotto dai Romani e valorizzato dagli arabi (fristach, lo chiamavano i musulmani all'epoca della dominazione della Sicilia, frastuca è uno dei termini dialettali siciliani), vero e proprio patrimonio della gastronomia. Primato acquisito sin dal 1860, quando interi pascoli e terreni incolti furono trasformati in pistacchieti, e la pianta coltivata è diventata il fulcro di tutto il sistema agricolo ed economico di una ristretta area dell’Etna.
A questo suo tesoro Bronte, ogni anno dedica l’Expo - Sagra, che è la splendida vetrina dell’ ”Oro verde” come lo chiamano qui. Una sagra che ha fatto raggiungere al pistacchio una fama ed una notorietà che hanno valicato i confini nazionali, richiamando l’attenzione dei media di tutto il mondo, migliaia di visitatori curiosi e soprattutto golosi di piatti prelibati e di antiche ricette e facendo raddoppiare il prezzo.
Ma quali sono le caratteristiche di questo prezioso frutto che fa parte del paniere dei prodotti tipici dell’Etna?  Il pistacchio contiene molte proteine (18-23%), olio (50-60%), vitamine ed altre sostanze non azotate (15-17%), fra i quali, (e qui i brontesi ne vanno veramente fieri)  prevale il principio attivo della fecondità. Il frutto ha quindi un valore nutritivo molto alto ed il suo valore in calorie è doppio di quello del burro.
Il pistacchio, inoltre, è assai pregiato e ricercato anche per il suo sapore aromatico e gradevole in pasticceria, in gelateria e per aromatizzare ed insaporire molte vivande. Ma è chiaramente in cucina e pasticceria che il Pistacchio di Bronte diventa un Re. Ci perdonerete, ma appositamente per farvi venire l’acquolina in bocca vi descriviamo solo alcuni dei piatti prelibati che questa cucina vi può offrire, cominciando naturalmente con ciò che gli abili cuochi brontesi sono in grado si fare con il verde Pistacchio.
Se da una parte, infatti, la fama delle Pennette al Pistacchio ha fatto il giro della Sicilia per la loro bontà, non meno prelibata è la pasta fresca fatta in casa realizzata con la farina di pistacchio. I dolci naturalmente la fanno da padrone: paste, torte e gelati sono resi ancor più gustosi con il prezioso frutto dell’Etna che è servito negli anni anche ad inventare prelibatezze nuove. Ma non è tutto. Il dolce del pistacchio ed il salato dei secondi piatti più tradizionali riescono a sposarsi nella salsiccia di pistacchio. Preparata all’inizio dai macellai con qualche perplessità, ormai è richiestissima. Del resto la mortadella migliore si condisce con il pistacchio che se è di Bronte e sinonimo di grande qualità. Immaginate poi una buonissime crema e che è di una bontà incredibile? Recandovi in qualsiasi pasticceria di Bronte troverete tutto e forse di più, in un variegato cocktail di prodotti che però hanno un colore solo: il verde dell’ “Oro verde” di Bronte.
 
L’Addetto stampa
Gaetano Guidotto

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